Immagine testata

LinkedIn, il social network per il lavoro

Come funziona la più grande rete di professionisti al mondo

E’ il social network per eccellenza per mettere in mostra il proprio curriculum e valorizzare le competenze. Parliamo di LinkedIn, acquistato di recente da Microsoft per oltre 26 miliardi di dollari. Una piattaforma ultracollaudata che aiuta le relazioni tra professionisti, tra chi vuole mantenere rapporti in ambito lavorativo ed allargare il proprio orizzonte professionale o il proprio giro d’affari o semplicemente disporre di una vera e propria vetrina sul proprio curriculum in rete. Per iscriversi a LinkedIn basta poco. Ci si registra (password, username, dati personali..), vengono richieste informazioni particolari riguardo l’aspetto professionale: per quale azienda si lavora o se si è alla ricerca di occupazione. C’è la possibilità di caricare il proprio CV, aderire ad ambiti di interesse e ricevere aggiornamenti via email, mentre c’è anche una sezione di LinkedIn per consultare offerte di lavoro relative al proprio ambito di competenza. Si possono linkare profili Twitter, blog e siti, oltre ad inviare e ricevere messaggi privati.

E si comincia a trovare contatti con realtà del territorio o altri professionisti inviando una richiesta per restare in contatto. Lanciato nel 2003 da un gruppo di ex compagni di classe ai tempi del liceo, negli Stati Uniti, e tradotto in oltre 40 lingue, ha chiuso il secondo trimestre del 2016 con ricavi per 932,71 milioni di dollari, in aumento del 33% rispetto ai 711,74 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, a conferma del grande interesse verso questo tipo di strumento.

LinkedIn propone un servizio a pagamento e uno gratuito, con qualche vantaggio in più. Ma la navigazione gratuita è già un ottimo punto di partenza, purché sia chiaro il punto di partenza:  perché mi sono iscritto su LinkedIn?

Compreso questo aspetto bisogna ricordarsi che LinkedIn non è Facebook o Instagram. Nel senso che aggiornamenti sulla propria vita personale, con foto, selfie o cose del genere, non sono il materiale primo di questo social. Informazioni extra lavorative (partecipazione ad organizzazioni no profit, gruppi di interesse, sport, volontariato ed altro)  sono comunque utili a descrivere chi siete, aumentando il valore del profilo professionale.